PENGUIN HIGHWAY. (2018)
(lungometraggio d'animazione)
Regia di: Hiroyasu Ishida
Sceneggiatura di: Makoto Ueda
Storia originale di: Tomihiko Morimi
Prodotto da: Yoko Matsuzaki, Koji Yamamoto
Produzione: Studio Colorido Co.
Animazioni: Studio Colorido Co.
Edizione Italiana: Dynit, Nexo Digital
USCITA ITALIANA: 20 NOVEMBRE 2018
Dopo alcuni cortometraggi d'animazione, l'artista Hiroyasu Ishida viene incaricato dallo Studio Colorido di dirigere la bella storia d'amicizia tra un ragazzino e un a adulta, tra realtà e fantasia, scritta da Tomihiko Morimi.
La storia ha per protagonista il giovane Aoyama, un ragazzo sveglio e dedito alle scienze, propensione ereditata dal padre scienziato, la cui aspettativa è diventare un adulto responsabile e sposare la bella assistente del suo dentista che lui chiama "sorellona". Insieme ad un suo compagno di scuola si troverà ad investigare sulla strana presenza di alcuni pinguini tra le strade della sua cittadina in Giappone. Un'investigazione che porterà nuove e complesse scoperte così come scontri tipici della sua giovane età.
Il film presenta una stesura inizialmente lineare, ben comprensibile, atta a descrivere i personaggi principali, per poi complicare il tutto man mano che si svolge. Nella seconda parte del film il pubblico viene messo di fronte a numerosi quesiti, le cui soluzioni sono affidate alle fantasiose deduzioni dei giovani protagonisti, senza dare comunque una soluzione più sensata. I suoi autori infatti lasciano un po in secondo piano questi temi, per focalizzarsi principalmente sul rapporto tra i protagonisti, dai bambini agli adulti, e quello tra Aoyama e la "sorellona" in primis. Una formula che forse non soddisferà appieno gli spettatori, ma che è ben voluta e non rappresenta una mancanza.
L'aspetto visivo della produzione è molto ben curato. Dalle animazioni bidimensionali a quelle in computer grafica opportunamente filtrate per fonderle alle prime, il risultato è molto buono, esaltato soprattutto nelle scene d'azione. Due ore in cui lo spettatore viene guidato alla scoperta della storia, nella sua evoluzione, con un occhio di riguardo a degli aspetti collaterali (ma alcuni anche incisivi) come il bullismo o il rapporto con i genitori. Un mondo, uno scorcio della vita di periferia Giapponese, visto attraverso gli occhi di un ragazzino.
. Fine dell'articolo.
Leggi...
(2018)
(lungometraggio d'animazione)
Regia di:
Hiroyasu Ishida
Sceneggiatura di:
Makoto Ueda
Storia originale di:
Tomihiko Morimi
Prodotto da:
Yoko Matsuzaki, Koji Yamamoto
Produzione:
Studio Colorido Co.
Animazioni:
Studio Colorido Co.
Edizione Italiana:
Dynit, Nexo Digital
USCITA ITALIANA: 20 NOVEMBRE 2018
Dopo alcuni cortometraggi d'animazione, l'artista Hiroyasu Ishida viene incaricato dallo Studio Colorido di dirigere la bella storia d'amicizia tra un ragazzino e un a adulta, tra realtà e fantasia, scritta da Tomihiko Morimi.
La storia ha per protagonista il giovane Aoyama, un ragazzo sveglio e dedito alle scienze, propensione ereditata dal padre scienziato, la cui aspettativa è diventare un adulto responsabile e sposare la bella assistente del suo dentista che lui chiama "sorellona". Insieme ad un suo compagno di scuola si troverà ad investigare sulla strana presenza di alcuni pinguini tra le strade della sua cittadina in Giappone. Un'investigazione che porterà nuove e complesse scoperte così come scontri tipici della sua giovane età.
Il film presenta una stesura inizialmente lineare, ben comprensibile, atta a descrivere i personaggi principali, per poi complicare il tutto man mano che si svolge. Nella seconda parte del film il pubblico viene messo di fronte a numerosi quesiti, le cui soluzioni sono affidate alle fantasiose deduzioni dei giovani protagonisti, senza dare comunque una soluzione più sensata. I suoi autori infatti lasciano un po in secondo piano questi temi, per focalizzarsi principalmente sul rapporto tra i protagonisti, dai bambini agli adulti, e quello tra Aoyama e la "sorellona" in primis. Una formula che forse non soddisferà appieno gli spettatori, ma che è ben voluta e non rappresenta una mancanza.
L'aspetto visivo della produzione è molto ben curato. Dalle animazioni bidimensionali a quelle in computer grafica opportunamente filtrate per fonderle alle prime, il risultato è molto buono, esaltato soprattutto nelle scene d'azione. Due ore in cui lo spettatore viene guidato alla scoperta della storia, nella sua evoluzione, con un occhio di riguardo a degli aspetti collaterali (ma alcuni anche incisivi) come il bullismo o il rapporto con i genitori. Un mondo, uno scorcio della vita di periferia Giapponese, visto attraverso gli occhi di un ragazzino.